Ti è mai capitato di non riuscire a dormire alle 3 del mattino, di essere ossessionato da un semplice commento fatto da un collega o di preoccuparti eccessivamente per una piccola decisione?

Nella complessa società odierna, le nostre menti sono spesso sopraffatte e trasformano questioni insignificanti in problemi significativi.

Pensare troppo significa concentrarsi eccessivamente su questioni banali e utilizzare in modo inefficiente risorse cognitive limitate.

Praticare una contemplazione cauta e profonda è di notevole importanza. Le decisioni significative della vita sono un ottimo esempio.

È importante considerare le decisioni sul tuo lavoro, che si tratti di porre fine a una relazione o di trasferirsi in un altro paese.

Questo libro non affronta tali decisioni o i processi cognitivi coinvolti nella risoluzione di problemi complessi.

L'argomento del nostro esame sarà pensare troppo.

Innanzitutto cominciamo col fornire una definizione precisa.

Il pensiero eccessivo si verifica quando dedichiamo una quantità eccessiva di sforzi cognitivi su argomenti relativamente banali.

Impegnarsi in questa attività comporta un'allocazione inappropriata delle nostre risorse cognitive.

Invece di destinare le nostre poche risorse cognitive alla risoluzione di problemi significativi, le sprechiamo in indagini insignificanti.

La preoccupazione eccessiva può manifestarsi in diversi modi. Impegnarsi nella contemplazione. Questa è l'esperienza di restare sveglio la notte, rievocando ossessivamente un banale incidente accaduto durante la giornata, come un commento sconsiderato fatto da un collega.

In alternativa, si può essere fissati su piccole questioni, come deliberare per lunghi periodi sulla sostituzione di un capo di abbigliamento o riflettere su piccoli miglioramenti domestici che richiedono attenzione.

Queste idee banali consumano una quantità sproporzionatamente grande di capacità mentale.

Inoltre, c'è lo stato di indecisione, che porta ad una persistente incertezza ed esitazione nel prendere le decisioni ordinarie.

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