Partiamo alla volta di Parigi. Atterriamo al Charles de Gaulle. Siamo io e Jaqueline. Andiamo subito in taxi in Place Vendôme . Vuole un gioiello, non glielo potrò mai comprare. Comunque affittiamo un scooter, una vespa bianca e solchiamo le strade de la ville plus belle du monde in vespa. Six pences. Una povertà. Incontro Lucia. S'è trasferita a Parigi per un corso di ceramica e guadagna lavorando in un bar. Ci invita e ordiniamo due prosecchi. L'atmosfera del pub è giallo fumo di Londra. C'è la nebbia perché si può fumare. L'aria è tiepida. Non ci diciamo molte cose. Torniamo a Palermo l'indomani. A scuola per fortuna esco alle undici perché ancora sono part time sebbene abbia fatto domanda per full time. Quelli del tesoro sonnecchiano, mi sa. Aspetto Silvio. Con lui andremo allo Zen per la solita scorpacciata di fragoloni. La primavera stenta a decollare. Siamo al due di febbraio. È pieno inverno.