Quello dell'insegnante non è un lavoro come tutti gli altri: oltre alle responsabilità insite in ogni incarico, si ha il dovere e il privilegio di educare le future generazioni, di far emergere il talento di ogni alunno e indirizzarlo verso il ruolo che più può valorizzarlo nella società. Nonostante i mille problemi che affliggono il sistema scolastico – tra riforme e controriforme che costringono i docenti a cambiare rotta troppo spesso – molti sono coloro che si adoperano quotidianamente avendo a cuore innanzitutto il bene dei ragazzi. A volte, però, la buona volontà si scontra con la scarsa lungimiranza e gli interessi di chi invece è guidato solamente dall'intento di mantenere il proprio potere, calpestando quanto di buono è stato fatto prima e non ammettendo alcuna critica, anche costruttiva, al proprio operato. In questo libro l'autrice ripercorre la lunga battaglia contro un "Capo" che, fin dal primo momento in cui si è trovato a gestire il personale dell'istituto che si era fuso con il suo, non ha fatto troppo mistero di considerare i nuovi arrivati come "quelli della succursale", eliminando le lodevoli iniziative che erano state intraprese in precedenza e chiudendo gli occhi di fronte a palesi scorrettezze di alcuni suoi accoliti. Un contrasto lungo e logorante – sia psicologicamente che fisicamente – che giungerà fino alle aule di Tribunale. Un ampio e dettagliato resoconto che documenta la tenace lotta di un'insegnante per l'affermazione della verità.

Flora Rango è nata e vive a Roma. Dopo la laurea in Lettere ha insegnato per alcuni anni a Verona, quindi, conseguita l'abilitazione, ha ottenuto il trasferimento nella provincia di Roma. La formazione professionale è stata arricchita con il conseguimento del diploma biennale per operare sugli alunni portatori di handicap, oltre una breve esperienza, come scuola serale, presso il Centro di tossicodipendenza a Villa Maraini (Roma). L'insegnamento nella scuola secondaria di 1° grado si è esplicitato per trent'anni e si è concluso nel ruolo di dirigente scolastico presso l'Istituto comprensivo di Pavona (Roma) e successivamente presso l'Ilaria Alpi di Ladispoli (Roma). Dopo 42 anni di lavoro, attualmente è in quiescenza. Per "L'ERMA" di Bretschneider ha pubblicato L'area golenale fiume Tevere: da ponte dell'industria a Ponte Marconi – sponda destra (Collana "La scuola adotta un monumento", 2000).