Un diario personale, un viaggio ed un percorso alla conoscenza del sé, è questo il testo che ci propone Maria Talarico. È la rabbia di una donna a fare da filo conduttore all'intero libro, che, fallita nei principali obiettivi che la società, la famiglia e la cultura le impongono, quali matrimonio, relazioni appaganti con un compagno e figli, la spingeranno a guardarsi dentro alla ricerca del benessere personale tramite e grazie alla meditazione. "Lasciar andare e non guardare fuori, ma dentro, per non perdere la rotta."
"Rispettarsi è l'imperativo categorico".
"Il centro di ogni decisione deve essere quel che si vuole veramente, certe volte però questo si trova seppellito e bisogna scavare, per cui è necessario connettersi profondamente e dare ascolto al proprio cuore, per provare ad essere onesti il più possibile. Il metodo più appropriato, per sentire veramente quello che si vuole, è rappresentato dalla meditazione".

Gli argomenti sono descritti con cura minuziosa e psicologica, mirata ad indagare l'inconscio ed il monito continuo e costante è sempre quello di "non omologarsi mai a concetti e valori precostituiti, propagandati dal Sistema".
La meditazione è concepita come strumento di connessione con la nostra interiorità e come pulizia dell'anima, indispensabile a far emergere l'autenticità insita in ognuno di noi. Il lettore si sente coinvolto e a volte si personifica negli eventi narrati così da rendere la lettura affascinante e sbalorditiva.

Maria Talarico è nata nel 1978 a Catanzaro. Nella vita è un tecnico di laboratorio, che nel tempo libero si dedica a sondare gli abissi dell'inconscio, dapprima conseguendo una triennale in psicologia e poi partecipando a vari percorsi di crescita personale e spirituale.
Una donna che spinge il lettore alla crescita interiore, con l'ausilio della Vita stessa. Attraverso le sue esperienze, insegna a captare i segnali che la Vita ci propone in ogni momento. Non esistono problemi, ma soluzioni alle esperienze che inevitabilmente ci accadono.