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I più terribili fatti di sangue del nostro Paese
Dal mostro di Firenze al massacro del Circeo, da Marta Russo all'omicidio di Cogne
La diffusione della criminalità è una piaga sociale.
Ogni nuovo rapporto fotografa con spietata nitidezza un fenomeno che non si riesce a controllare, e che istilla inquietudine negli italiani, minando la pace sociale. L'ansia verso uno scenario quasi apocalittico colpisce infatti molti cittadini, sgomenti – complice anche la risonanza data dai mass media – di fronte al dilagare della violenza non solo per le strade, ma anche dentro le sempre più rischiose mura domestiche. Nel mondo gli omicidi si verificano soprattutto tra le fasce a basso reddito, con una maggioranza di vittime tra i 10 e i 29 anni; in Italia, i cosiddetti "omicidi di prossimità", ossia quelli che colpiscono familiari, amici, conoscenti, vicini e colleghi, sono un fenomeno grave quanto quello della criminalità organizzata. Le cause sono l'instabilità mentale, la frustrazione, l'incapacità di superare un evento stressante o doloroso. L'omicida sembra agire in preda a un raptus, ma in realtà si è gradualmente convinto di essere perseguitato dalle persone a lui più vicine, e non trova altra soluzione se non uccidere, e spesso, suicidarsi.
I più terribili fatti di sangue del nostro Paese, analizzati con l'aiuto della statistica e della criminologia. Quali sono le motivazioni che generano la spaventosa pulsione a uccidere?
Leonarda Cianciulli: la saponificatrice di Correggio
Massacro al Circeo
La banda dei sassi
Strage in Vaticano
Il branco di Leno
La decapitata di Castel Gandolfo
Firenze. Un solo "mostro"
Via Poma, 7 agosto 1990
I delitti dei tassisti
Cogne, una storia infinita
Omicidio nella setta
...e molti altri inquietanti delitti
Andrea Accorsi
È nato a Legnano nel 1968, giornalista professionista e ricercatore, lavora come capo servizio cronaca in un quotidiano nazionale. Studioso di storia del giornalismo e di criminologia, ha scritto una decina di libri e saggi, tra cui ricordiamo Bande criminali e – insieme a Daniela Ferro – Milano criminale, Il grande libro dei misteri di Milano risolti e irrisolti, 101 personaggi che hanno fatto grande Milano, Le famiglie più malvagie della storia, Gli attentati e le stragi che hanno sconvolto l'Italia, Milano giallo e nera e, con Massimo Centni, I grandi delitti italiani risolti o irrisolti.
Massimo Centini
È nato a Torino nel 1955, laureato in Antropologia culturale, collabora con alcune università e musei italiani e stranieri. È autore di numerosi studi di antropologia tra i quali ricordiamo L'uomo selvatico e La sindrome di Prometeo. Con la Newton Compton ha pubblicato, oltre ad alcuni libri sulla storia e la cultura del Piemonte, Misteri d'Italia, Torino criminale, e con Andrea Accorsi I grandi delitti italiani risolti o irrisolti.
Dal mostro di Firenze al massacro del Circeo, da Marta Russo all'omicidio di Cogne
La diffusione della criminalità è una piaga sociale.
Ogni nuovo rapporto fotografa con spietata nitidezza un fenomeno che non si riesce a controllare, e che istilla inquietudine negli italiani, minando la pace sociale. L'ansia verso uno scenario quasi apocalittico colpisce infatti molti cittadini, sgomenti – complice anche la risonanza data dai mass media – di fronte al dilagare della violenza non solo per le strade, ma anche dentro le sempre più rischiose mura domestiche. Nel mondo gli omicidi si verificano soprattutto tra le fasce a basso reddito, con una maggioranza di vittime tra i 10 e i 29 anni; in Italia, i cosiddetti "omicidi di prossimità", ossia quelli che colpiscono familiari, amici, conoscenti, vicini e colleghi, sono un fenomeno grave quanto quello della criminalità organizzata. Le cause sono l'instabilità mentale, la frustrazione, l'incapacità di superare un evento stressante o doloroso. L'omicida sembra agire in preda a un raptus, ma in realtà si è gradualmente convinto di essere perseguitato dalle persone a lui più vicine, e non trova altra soluzione se non uccidere, e spesso, suicidarsi.
I più terribili fatti di sangue del nostro Paese, analizzati con l'aiuto della statistica e della criminologia. Quali sono le motivazioni che generano la spaventosa pulsione a uccidere?
...e molti altri inquietanti delitti
Andrea Accorsi
È nato a Legnano nel 1968, giornalista professionista e ricercatore, lavora come capo servizio cronaca in un quotidiano nazionale. Studioso di storia del giornalismo e di criminologia, ha scritto una decina di libri e saggi, tra cui ricordiamo Bande criminali e – insieme a Daniela Ferro – Milano criminale, Il grande libro dei misteri di Milano risolti e irrisolti, 101 personaggi che hanno fatto grande Milano, Le famiglie più malvagie della storia, Gli attentati e le stragi che hanno sconvolto l'Italia, Milano giallo e nera e, con Massimo Centni, I grandi delitti italiani risolti o irrisolti.
Massimo Centini
È nato a Torino nel 1955, laureato in Antropologia culturale, collabora con alcune università e musei italiani e stranieri. È autore di numerosi studi di antropologia tra i quali ricordiamo L'uomo selvatico e La sindrome di Prometeo. Con la Newton Compton ha pubblicato, oltre ad alcuni libri sulla storia e la cultura del Piemonte, Misteri d'Italia, Torino criminale, e con Andrea Accorsi I grandi delitti italiani risolti o irrisolti.